giovedì 17 dicembre 2009

Uno, due, tre... libera!

Cerco disperatamente di defibrillare questo povero blog agonizzante. Perché alla fine l'idea di tenere un blog è carina, bisogna solo avere tempo e voglia di scriverci. E non è mica facile con le mie giornate strapiene, fuori prima delle otto, rientro a casa dopo le sette. Sto talmente cotta che quando arrivo a casa desidero solo spegnere il cervello. Ed è veramente una lotta di resistenza quella di non darsi in pasto alla televisione, che posiziona il cervello sulla linea piatta e ci butta dentro le peggio cose della nostra modernità. Allora, magari scrivere due righe, non troppo impegnative, potrebbe essere un modo per distrarmi in modo più sano. È che di solito sono talmente prosciugata che non mi viene in mente nulla di mediamente furbo, quanto basta da poter essere condiviso su un blog. Scrivo giusto in momenti come questo, che dovrei concentrarmi sulla relazione dei sopralluoghi agli archivi fatti nei giorni scorsi, ma la voglia latita di brutto... Ancora 5 minuti di pausa e poi riprendo, giuro!
Potrei per esempio aggiornarvi sui progressi della mia futura casa! Progressi che mi fanno sentire in colpa da matti perché non sono dovuti, se non in misura ridicola, al mio modesto contributo. Chi si sbatte più di tutti è il "suocero" Roberto, che è sempre in prima linea, a sgobbare e a sporcarsi fino alla punta dei capelli. E comunque tutti più di me. Vedrò di riscattarmi almeno con la parte "arredamento" e "finiture".
Va bon, intanto una scossetta al blog gliel'ho data. Ora, se non altro, è in coma vigile.
Alla prossima, quando sarà.

giovedì 19 marzo 2009

L'incostanza

Quando ho aperto il blog credevo che l'avrei usato. Invece me ne sono dimenticata in fretta. Perché? Perché mai devo essere sempre così incostante nei miei propositi?
Una risposta possibile è che mi do imperativi categorici, formulati al di là e al di fuori di ciò che io  sono davvero, sulla base di modelli preconfezionati; imperativi a cui cerco di obbedire, ma che una parte di me - troppe volte con successo - boicotta.
Il problema è che non ho ancora capito se questa parte, almeno a volte, ci ha le sue ragioni, o se semplicemente è una parte perdigiorno e scansafatiche che ha il solo scopo di rendermi tutto difficile e sfiancante, nella vita. Tutto, persino tener fede al proposito di utilizzare un miserrimo blog.
Va precisato, a onor del vero, che il turbinio di attività che riempiono le mie giornate, i mille pensieri, i progetti, mi sottraggono tempo per riflettere e per scrivere. Detto questo, c'è anche gente che fa ben altro e anche di più, e si fa bastare le 24 ore della giornata, e se 24 ore non bastano, s'industria a far durare una giornata fino a quel che serve. Io - manco a dirlo - invece no.