lunedì 26 maggio 2008

Pre-caria

Faccio come il mio papà, mi invento una simpatica paretimologia. Precaria = erosa e marcita (cf. gergo dentistico carie) ancor prima di cominciare, a priori e a prescindere (pre-). In realtà il mio papà le parole le fa sempre risalire all'arabo, tipo: orologio, dall'arabo "al rah hrlogi" = "c***o, come è tardi"): precariato, dall'arabo "prih, ach ariaht" = "Non preoccuparti, in un modo o nell'altro te la metteremo nel c**o". 
Non ce la faccio più. Ci ho i nervi a pezzettini, mi logoro nell'attesa, non riesco a fare niente perché il pensiero è sempre lì, ai giorni che passano senza che io percepisca uno stipendio, consumando i miei risparmi, senza nessuna garanzia, senza tutele, senza diritti. 
Sono demoralizzatissima (so di non avere la tempra da lottatrice, però le circostanze non aiutano), non so come muovermi per alleviare il mio senso d'impotenza.      

lunedì 19 maggio 2008

The day after (Report)

Incredibile ma vero, ho sentito delle persone al mercato che commentavano la puntata di Report di ieri. Frammenti di frasi, ma mi è parso di capire che lo scandalo avesse fatto breccia nei loro cuori di consumatori. Allora qualcuno lo guarda!
E lo scandalo non è soltanto che la griffe sia disposta a chiudere occhi e orecchie sulle condizioni di produzione dei loro accessori pur di risparmiare 9 euro a pezzo. È anche che 9 euro avanti e indietro non mi sembra possano essere giustificabili su un prezzo finale che va dai quasi 1000 ai più di 3000 euro. È una cosa che mi manda davvero fuori dai gangheri. Se prima trovavo un prezzo del genere immorale, ora lo trovo criminale. 

giovedì 15 maggio 2008

Metà maggio, su coraggio...

Oggi sono ancora a letto. Malattie di stagione, dicono. Si vede che questa è la stagione delle faringiti. Ieri ho cominciato la cura antibiotica, spero di riprendermi in fretta, visto che ormai sono 10 giorni che me lo trascino, tra alti e bassi, sto benedetto malessere.
Nel frattempo sono riuscita ad appestare anche Andrea, che ora giace al mio fianco con la gola in fiamme e la tachipirina in corpo, nella speranza di guarire presto. 
Il mio imperituro senso del magico mi suggerisce l'immagine di legioni di batteri che hanno affrontato le profondità della mia gola, scalato le mie mucose nasali e poi, sfruttando le correnti ascensionali/discensionali di un mio starnuto, hanno arrembato le cavità orali di Andrea come veri pirati. "Siamo fatti così, siamo proprio fatti così..." (chi ha meno di 25 anni difficilmente capirà il riferimento)...